La terza puntata del podcast Echi di Bisanzio esplora uno degli aspetti più affascinanti e complessi della vita di Costantino: il suo rapporto con le donne che ne segnarono il destino politico e familiare. Attraverso fonti spesso discordanti e talvolta condizionate da ideologia religiosa o propaganda, si ricostruisce un quadro frammentario ma straordinariamente ricco di spunti.
Minervina: la prima compagna e il figlio Crispo
Durante il suo periodo alla corte di Diocleziano, il giovane Costantino sposò — o forse prese in concubinato — Minervina, figura avvolta nell’ombra. La relazione durò quasi diciassette anni e diede alla luce Crispo, amatissimo dal padre e destinato a un brillante futuro politico e militare. La scarsa attenzione delle fonti, tuttavia, non permette di chiarire il ruolo sociale della madre, né il motivo della sua scomparsa dalle cronache dopo il 307.
Fausta: matrimonio politico, potere e tragedia
Il matrimonio con Fausta, figlia di Massimiano, fu interamente politico: un’alleanza che garantì prestigio, continuità dinastica e stabilità all’Impero. Da lei Costantino ebbe cinque figli, tre dei quali avrebbero regnato dopo di lui.
Eppure, Fausta rimane uno dei personaggi più enigmatici della storia tardo-antica: celebrata come Augusta, rappresentata nelle monete come simbolo della fecondità dinastica, ma al contempo protagonista di una delle vicende più nere del IV secolo.
La sua morte – avvenuta in un bagno bollente – e quella di Crispo sono narrate in modo contraddittorio dagli autori antichi. Pagani come Zosimo puntarono il dito contro Costantino, cristiani come Eusebio tacquero per ragioni apologetiche, mentre altri spiegarono l’accaduto ricorrendo ai modelli della tragedia classica, in particolare al mito di Fedra e Ippolito.
Le motivazioni reali restano avvolte nel mistero, aggravate dalla damnatio memoriae imposta dallo stesso Costantino.
Elena: madre, Augusta e pellegrina
La figura di Elena, nata probabilmente a Drepana, emerge come contrappunto morale e spirituale alla violenza di corte. Di origini modeste, legata a Costanzo Cloro per quasi vent’anni, accompagnò da vicino l’ascesa del figlio.
Dopo la tragedia familiare del 326, Elena si recò in Terrasanta in quello che è considerato il primo pellegrinaggio cristiano documentato. Le fonti agiografiche le attribuiscono la scoperta della Vera Croce e la fondazione di numerosi edifici sacri. Morì a Treviri attorno al 328, e il suo culto rimane vivo sia in Oriente sia in Occidente, spesso insieme a quello del figlio.
Un intreccio di politica, mito e memoria
La ricostruzione delle vite di Minervina, Fausta ed Elena rivela quanto la storia della dinastia costantiniana sia segnata da silenzi, propaganda e riletture successive. Molte domande restano aperte — soprattutto sulle vere responsabilità dietro la morte di Crispo e Fausta — ma proprio questa incertezza rende il IV secolo una stagione storica affascinante, dove mito e politica si intrecciano in modo inestricabile.
Per approfondire la narrazione completa, la puntata è disponibile su Echi di Bisanzio, il podcast dedicato alla storia dell’Impero Romano d’Oriente.