Copertina Byzantine Armies

D. Belezos, BYZANTINE ARMIES 325 AD – 1453 AD, Atene/Carrolton (USA), Periscopio Press / Squadron Signal, pagg. 134, cm 18,5 x 25, numerosissime foto, tavole e cartine in bianco e nero e a colori, brossura, Euro 29,00 (in vendita c/o TUTTOSTORIA)

Questo agile e ben realizzato volumetto non è stato sicuramente scritto con l’intenzione di affiancare (o sostituire) approfondite opere – recenti o anche datate – già disponibili sul vasto argomento dell’organizzazione degli eserciti bizantini. Tuttavia, “Byzantine Armies 325 AD – 1453 AD” si presenta come un’opera positivamente strutturata essendo riferito, in particolare, a specifici aspetti molto spesso meno approfonditi quali le armi, le corazze, le macchine belliche e l’uniformologia delle armate romee in più di mille anni di storia.

Opera del pubblicista greco Dimitris Belezos (già facente parte del Dipartimento di storia e archeologia dell’Università di Atene), “Byzantine Armies” è diviso in tre parti che descrivono – rispettivamente – il periodo tardo antico (325/642), la significativa età “media” individuata tra il 642 e il 1204, e gli ultimi due secoli e mezzo di storia militare bizantina, dal 1204 sino agli anni immediatamente successivi alla caduta di Costantinopoli.
Per ogni momento storico viene fornito un quadro strategico, politico e dinastico di ordine generale: sono però le sezioni dedicate ad aspetti più propriamente tecnici, organizzativi e militari a catalizzare l’attenzione del lettore, che non potrà non notare l’approfondimento – e, in taluni casi, l’esaustività – con cui l’autore tratta argomenti complessi e dalle numerose sfaccettature.
Dalla produzione di armi e corazzature, alle problematiche amministrative ed economiche delle grandi unità di fanteria e cavalleria, all’influenza di popolazioni nemiche e di formazioni mercenarie sulle tattiche militari e sull’evoluzione di equipaggiamenti ed uniformi, “Byzantine Armies” si presenta quindi come un utile e completo “companion” per tutti coloro che – per studio, attività editoriale o semplice diletto – intendano poi approfondire l’argomento “eserciti di Bisanzio” con testi più approfonditi o specifici.

Un discorso a parte va fatto per l’iconografia: ricca, completa, spesso a colori, costituita da immagini in diversi casi di buon formato e tratte da codici e manoscritti originali. Una menzione particolare va poi alle belle tavole fuori testo di Christos Giannopulos che – con dovizia di particolari, precisione e riferimenti a reperti dell’epoca – documentano l’evoluzioni di armi, uniformi, corazze e insegne delle armate bizantine dal V° al XVI° secolo.

L’impianto generale dell’opera è molto simile a quello delle ben note serie monografiche della casa editrice britannica Osprey, da diversi decenni “leader” nel settore militare e uniformologico: tuttavia, l’autore e l’illustratore non mancano di riconoscere questo diritto di primogenitura, con particolare riferimento ai lavori di Ian Heath e David Nicolle in specifiche opere della Osprey riferite all’esercito ed alla cavalleria bizantine.
La bibliografia è essenziale e poteva forse venire maggiormente implementata, ma comprende i principali volumi specifici e di ordine generale sull’argomento. Manca un indice analitico di nomi, località ed eventi ma – per contro – in coda al volume è stato inserito un utile glossario dei principali termini militari greci e latini riferiti alle armi, ai reparti, ai gradi e all’organizzazione degli eserciti bizantini.

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