Brevi avvertenze

 La Calabria centromeridionale rimase in buona parte di lingua greca e durante i sei secoli di appartenenza politica all’Impero; si stabilirono nel territorio funzionari ed ecclesiastici; con Niceforo II Foca giunsero colonie di contadini soldati; si diffuse un monachesimo cenobitico che, un po’ impropriamente, chiamiamo basiliano; e la lingua greca rimase usata nella scrittura anche in aree ormai latine, almeno fino al XIV, XV secolo.

Si conservarono tuttavia e si possono riscontrare cognomi di colorito neogreco, il cui studio è un utile esercizio di microstoria come indizio di una presenza greca nei suoi aspetti politici e dell’organizzazione ecclesiastica; e, venuti meno questi e quelli, di memoria storica e linguistica.

Un cognome non è certa prova di origine etnica; né di condizione; né di una caratteristica degli avi: La sua origine è varissima: patronimico e matronimico; nome proprio; soprannome spesso scherzoso (‘ngiuria, o, significativamente, in qualche dialetto calabrese u paranomi); luogo di abitazione; mestiere…

Un cognome, mentre l’istituto era ignoto ai Greci antichi, e di altra funzione per i Romani, si rese necessario nel Medioevo per le frequenti omonimie, e ciò molto prima di assumere una veste burocratica, cosa che avvenne in tempi abbastanza recenti e con criteri spesso approssimativi, sottoponendo la forma genuina greca, come quella dialettale, a una certa italianizzazione che spesso la allontanò dalla fonetica originaria.

Nello studio dei cognomi greci in Calabria non vogliamo dimenticare tutti i limiti di un tale metodo di indagine. Per dirne una sola, nel superstite territorio grecanico, Bova Superiore, il cognome più diffuso è Tuscano! E per quanto sia arduo tentare una statistica, non sono moltissimi i cognomi di palese stampo greco; sono assai più numerosi i toponimi, soprattutto quelli prediali. Vero altresì che compaiono spesso coppie come Calò / Bello, Palaia / Vecchio, Aloi (o Paradiso) / Giardino… che possono indurre a sospettare una fase di bilinguismo, se non addirittura un consapevole intento di latinizzazione che potrebbero aver ulteriormente ridotto quanto restava dei soprannomi di età bizantina. È tuttavia un fatto statisticamente rilevante, se in un paese da secoli neolatino e cattolico romano si osserva un numero notevole di cognomi neogreci, e che attestano una presenza di obbedienza costantinopolitana o di organizzazione politica e militare bizantina.

L’elenco che segue è senza dubbio parziale ed esemplificativo. L’etimologia è espressa con parole greche traslitterate con una certa approssimazione, e ciò a beneficio dei lettori curiosi; confidando che gli specialisti si districhino da soli.

 

Un elenco, con ipotesi etimologiche

Abussi: sotterraneo, abyssòs;

Achille: nome proprio;

Agresta, contadino, agròs;

Alessi: nome proprio;

Alia: pescatore, marinaio, hals;

Aloi, giardino, aloè;

Ambrosio, Brosio: nome proprio;

Anastasio, nome proprio;

Andracchio, Andreacchio: nome proprio, diminutivo di Andrea con suffisso greco;

Andronico: nome proprio;

Apollaro: forse nome proprio Apollinarios;

Arcà: capo, inizio, arkhè;

Archimandriti: titolo ecclesiastico, igumeno di più cenobi;

Arcidiacono: titolo ecclesiastico;

Arconte, Arcontissa: magistrato cittadino, arkhon,;

Arcudi, nome proprio;

Argiro, Argirò, Giro: nome proprio; o denaro, argyrion;

Aristippo: nome proprio;

Aristodemo: nome proprio;

Armarà, Armogida, Ermocida: tagliapietre, scultore Hermes e caedo, che è latino; o kedomai, mi curo;

Arpedini: falciatore, harpe;

Asprea: imbianchino, aspros;

Aspromolla: bianca lana, aspros mallòs;

Attanasio: nome proprio;

Attinà: della spiaggia, o panificatore, aktè;

Barbàra: nome proprio, Santa Varvàra nel Poro, sullo Ionio latinizzata in Vàrvara.

Barbaro: latino, occidentale, bàrbaros;

Barilà: fabbricante di barche, baris;

Basile, Basilio: nome proprio;

Bellisario: nome proprio;

Betrò: pellicciaio, baite;

Blefari: ciglia, blèphara;

Bragò: connesso a tosse, brekhòs;

Bucalo: allevatori di buoi, boukòlos;

Bumbaca, Vumbaca: scherzoso, bombax;

Bumo: forse sostegno o altare, bomòs,

Bunio; collina, bounòs.

Caccavari; Cfr. fiume Caccavari: o da katakabares, sottocapo; o da kàkkabos, vaso.

Cacia: malvagità, kakìa (?);

Cafaro: forse nome proprio;

Calà, Calì, Caliò, Calò: bello, kalòs;

Calabrò: calabrese;

Calafati: bella parola, phatis; o bella chioma, khaite;

Calapà, calzolaio, kàlon pus, falegname;

Calarco: molle, khalaròs;

Caligiuri, Calogero, Caloiero…: buon prete, monaco: kalòs hieròs; o nome proprio:

Callipari: bella guancia, kallipàreios; anche fiume del Soveratese;

Callipo: bel volto, garbo, kalòs ops;

Callisto: bellissimo, kàllistos; o nome proprio;

Calomeno: chiamato, kaleo; o legato, kàlos;

Camobreco: bagnato, sudato per lavoro, kamno brekho;

Camoli: stanco, kamno;

Cannistrà: canestraio, kaneon o kanna;

Cantafora: angolo dell’occhio, strabico, kanthòs foreo;

Cantorato: armato di asta, contoratos.

Carcararo: lavoratore in un’officina, kalkheion;

Carchidi: granchio, gambero karkinos;

Caridi, Carioti: venditore di noci kàryon;

Càristo, Garisto: grazia, kharis; o dall’isola greca di Càristo;

Carito, Garito: grazioso, kharis;

Carone: nome proprio;

Carrà: fabbricante di carri, currus (?);

Casadonte, Cassadonte, Clasadonte: spezzadente, klazo odònta;

Castanò: castagna, kastanon;

Catanzariti: da Catanzaro;

Catapano: alto magistrato imperiale, kat-ep-ano, poi solo magistrato comunale;

Catastimeni: posto, stabile, kathistemi;

Catizone, Catizzone: membro di un consiglio, kathizo;

Catrambone: sotto colle, katà ambron;

Catricalà, cacciatore con trappole, reti, katà thrix;

Cefalà, Cefalì: testa, kephalè;

Ceraudo: suonatore di corno, keras; o vd. Ceravolo;

Ceravolo: incantatore di serpenti keraulòs;

Certomà: dileggiatore, kertomeo;

Chiaravalloti: da Chiaravalle [Centrale];

Chiefari, vd. Blefari (?);

Chiera, Chiriaco, Chirico, Clero, Clerico, Clericò: ecclesiastico, klerikòs;

Chilà: curvo kyllòs (?);

Cilione: nome proprio;

Ciracò: del signore, signorine, kyriakòs;

Cirillo: signorino, kyrillos; o nome proprio;

Clemeno: chiamato, [ke]klemènos;

Climi: forse scala, klimax;

Codispoti: padrone di casa oikodespotes;

Colabraro: scalpello, kolaptèr;

Colace: iroso, kholòs;

Colacino: adulatore, kolax;

Colao: zoppo, kholòs;

Colosimo: iroso, o zoppo, kholòs;

Columbraro: tuffatore, kolymbao;

Comberiati: legame, kombos;

Còmmisso: elegante, kompsòs;

Condò, Condocari, Condogiorgio etc, Cundò: lungo kondòs;

Congiusta: tintore, konkos;

Corapi: corvo (?), korax;

Corasaniti: del Corasan (?);

Corea: luogo, o danza (?); c’è chi ipotizza una recente origine asiatica;

Cossina, Cossari: forse tagliatore, kopto;

Costa: nome proprio diminutivo di Costantinos

Costantino, nome proprio;

Crasà: urlatore, krazo; meglio, Clasà, tagliatore, klazo;

Crea: carne, kreas;

Criniti: di una fonte, krene;

Crisafio: cucitore, hapto;

Criseo, Crisolea: aureo, khrysòs;

Cristofaro, Cristoforo: nome proprio;

Critello; kritès, giudice; o krithòs, orzo;

Crivaro: fornaio, kribanos;

Crupi: nascosto, krypto; o sandali, krupala;

Cunego: cacciatore, kynegòs;

Cutuli, Cutrì Cutruzzolà: vasaio, koutros.

Cuzzocrea: taglia carne, kopto kreas;

Daffinà: coltivatore di alloro, daphne;

Dalmazio: nome proprio;

Dardano: nome proprio;

Dascolo: maestro, didàskhalos;

Dattilo: dito, dàktylos;

Delfino: delphìs, vd. Fera;

Democrito: nome proprio;

Destito: operaio, Thestitu, vd. Teti;

Diaco, Loiacono, Iaconantonio: diacono, diakon;

Docimo: apprezzato, dòkimos;

Drago, Dragone, Dragonetti: serpente, drakon;

Dromi: corridore, strada, dromos;

Drosi: rugiada, drosos;

Drungadi, drungarios, comandante o membro di un drungos.

Eliodoro: nome proprio;

Epiceno: recente, kainòs; vuoto, kenòs;

Epifanio; nome proprio;

Ettore: nome proprio;

Euticchio: nome proprio, Fortunato, Eutykhès.

Evaroni, nome proprio, Euaron;

Faragò: palificatore, kharakòo;

Fazzari: colombo (?) phassa;

Femia: parlante, pheme, è presente in Grecia;

Fera: forse delfino, o animale feroce, ther.

Figliomeni: fiorito, [pe]phyllomènos

Filareti: nome proprio;

Filastò: amore, philos; o foraggio, khilòs;

Filippone: nome proprio, da Filippo;

Filocamo: lavoratore attivo, kamno;

Filodemo: nome proprio;

Filodoro: nome proprio;

Filogamo: felice di sposarsi, gamos; o vd. Filocamo;

Filoramo: potatore, ramnòs;

Flòccari: verde, khloròs (?);

Foca: nome proprio, Phokàs;

Folino: nido, pholeòn; o iroso, kholòs;

Foti: luce, o uomo, phòs;

Fragalà: fabbricante di palizzate phrasso;

Fragomeni/o, [pe]phragmenos, corazzato.

Frascà: fabbricante di palizzate, phrasso;

Froio, Froìo: bruciato, di colore scuro, phlogeròs;

Frustaci, Frustaglia: mangiatore, brosis;

Gaglioti, Galasso: lattaio, gala;

Gamo: matrimonio, gamos;

Geracioti, Geracitano, di Gerace;

Geranio: vecchio, geron; o gru, geranos.

Giorgio, de Giorgio: nome proprio;

Gori: nome proprio da Gregorio; o luogo, khorìon;

Gratteri: pittore, scrittore, grapho;

Greco: greco, ma più spesso albanese;

Gregoraci: nome proprio;

Grillo: nome proprio;

Gullà, Gullì: caverna, goleòn (?);

Gunnari: ginocchio, gony (?);

Iannopollo: nome proprio, Giovannino;

Iaria: sacerdote, hieròs, forma dorica hiaròs;

Idà, Idone: immagine, eidos;

Ielo: nome proprio, Gelon;

Iera, Iero, Ieraci, Ierardi: sacerdote hieròs;

Ierimonti: sacro, hieròs;

Ionà: viola, ion;

Ioppolo: bruno, ioplokos, o diminutivo;

Iorfida: coltivatore georgòs; o Giorgio;

Ippolito: nome proprio;

Jeracari Cfr. cognome/i Jeracari, presente in Grecia, probabilmente da hieròs, sacro;

Laganà, Lagonia: coltivatore di ortaggi, lakhane;

Lampasi: fabbricante di lampade, lampàs;

Laria: dolce, laròs;

Leo, Leone, Leotta, Leuzzi…: nome proprio, Leon;

Lijoi, Liyoi, Lyoi: canterino, loquace ligyròs;

Logara/Logarà: forse, pescatore, luvaràs.

Logoteta: logothetes, amministratore;

Loiero: sacerdote, hieròs con articolo italiano;

Loschirico, vd Chiriaco etc;

Macario: nome proprio;

Macedonio: etnico;

Macrì, Macrina, Macrillò: lungo, makròs.

Malena: nome proprio, Maleinòs;

Manglavisi/Menglaviti; manklabites, ufficiale delle guardie del corpo

Mannacio: nome proprio Maniace;

Marafioti: nera natura, amauròs phyè;

Marrapodi: piede nero, arabo o contadino: amauròs pus.

Masapollo: focaccia, pane: maza;

Mattace: impastatore, maktes;

Mauro: nero, amauròs;

Mazzeo: forse focaccia, pane, maza;

Melia, Meliadò, Melissari, Meliti, Mellace: miele, meli e mèlissa;

Mercurio: nome proprio;

Mesiti: del mezzo, mesos;

Mezotero: forse Pezotero, fante pezòteros; o vd. Mesiti;

Migali: grande megas, megale;

Miniaci, Moniaci, monaco, monè; o nome proprio Maniace;

Minniti: collerico, menitès (?);

Mirarchi: forse comandante di un reparto, moira – arkho;

Mittica: narice, myktèr;

Morace: particella, morion; o gelso, moron;

Morace: porzione, morion;

Mùngari: rauco, mongòs;

Musicò: suonatore, mysikòs;

Mustica: iniziato, mystikòs;

Naccari: denso, naktòs;

Nania: giovane, neanias; o Anania?

Narciso: nome proprio;

Naso: se greco, isola, nesos in forma dorica;

Nasso: da un’isola greca (?);

Nesticò, Nisticò: un nome proprio, Digiuno: un san Ieiunio è attestato a Gerace;

Niceforo, Nuciforo: nome proprio; o vincitore, nikephoros;

Nicomede: nome proprio;

Olimpio: nome proprio;

Olivadoti: di Olivadi;

Orfanò: orfano, orphnòs;

Palagruti, Pologruto: vecchio corpo, palaiòs khros;

Palaia: palaiòs, vecchio;

Palamara: palmo della mano, palàme;

Panaia, Panagia: località Panagìa, Maria Santissima;

Pancallo: bellissimo, pànkalos;

Papa: prete;

Papagiorgio, Papaleo, Papaluca, Papandrea, Paparatti, Paparazzo, Paparo, Papasergio, etc: prete, con un nome proprio;

Paradiso: giardino, paràdeisos;

Paravati, Parafati: guardia del corpo, parabàtes;

Pedullà: fabbricante di ceppi, pede;

Pentimalli: cinque lane, pente mallòs;

Peronace: bastoncino, perone;

Perrò Pirri Pirrio Pirrò: rosso, pyrrhòs;

Pilicari; forse vasaio, pelòs.

Pilò: fango, pelòs;

Pìscopo: connesso a vescovo, epìskopos;

Polerà: commerciante, polè;

Polimeni: venduto, [pe]polemènos;

Politi: cittadino, polìtes:

Potami, Potamìa: fiume, potamòs;

Praticà, Praticò, Pratticò: lavoratore, prasso; o peratikòs, forestiero;

Preite, Prete, Presbitero, Previti, prete, presbyteros;

Presterà, Prestileo: variante di Prete, vd;

Priamo: nome proprio;

Prochilo: labbro sporgente, pro kheile;

Procopio: tagliatore, pro-copto; o nome proprio;

Prosdocimo: nome proprio;

Proto: primo, protos;

Prunestì: della vetta, pron;

Putortì: caglio, putìa;

Raco: cencio, rhakos, o schiena, rhakhis;

Raffa: cucitore, rhapto;

Ramogida: taglia rami, potatore ramnòs e caedo, che è latino; o kedomai, mi curo; o vd. Armogida;

Rania: goccia, rhanìs;

Raschellà: cucitore, rhapto (?);

Raschellà: cucitore, rhapto;

Rattà: cucitore, rhapto;

Rhodìo, Rodio, Rodi: di Rodi;

Rizza, forse radice, rhiza; o latino rete; o riccia;

Rizzica: vd Rizza;

Romano, Romeo: dell’Impero Romano d’Oriente, Rhomaios;

Rombolà: tamburino, rhombos;

Romiti: vd. Romeo;

Rosanò: rumore, rhothos;

Saffioti: di Sappo [Terranova Sappo Minulio]

Salamina: dall’isola greca (?);

Samà: delle alture samos o da psammos, sabbia;

Santopolo: piccolo santo, greco latino; o biondino, xanthòs;

Saragò, vd. Faragò;

Scarfone: matita, skàriphos; una località Scarfe era nella Locride greca;

Sciarrone: secco, xeròs;

Scidà: ramettò, skizo;

Scino: cespuglio, skhoinos;

Scopelliti: scoglio, skòpelos;

Scrugli: legno, xyle (?);

Scutellà: fabbricante di bastoni, skytale;

Seminaroti: di Seminara, con suffisso greco;

Sergi: nome proprio;

Sestito, vd. Destito;

Sgrò: riccio, sguròs; o forte, hiskhyròs;

Siclari, Sicleri: moneta, siklos;

Silipo: femminile, thelupus (?);

Simmaco: nome proprio; o alleato, symmakhos;

Sinàtora, consigliere, latino grecizzato sinàtora;

Singlitico, consigliere, syncleticòs;

Sodaro; nome proprio, Isìdoros o Theòdoros;

Spadafora, Spadea, Spasari Spatari Spatea; spatharios, spadifero: è anche un titolo onorifico;

Spanò: scarso, spanòs;

Spartico: seminatore, spartòs, speiro;

Squillacioti: di Squillace;

Staglianò: da un toponimo latino, podere di Stalio, ma con accento greco;

Staropoli: croce, stauròs;

Stillo: colonna, stylos:

Stranges, Strangio: storto, strangos (?);

Strati: esercito stratòs;

Straticò, generale, strategòs;

Stratoti: soldato stratiotes;

Tallo: pollone, thallòs;

Tassone: agente, amministratore, tasso;

Taverniti: di Taverna;

Teodoro, Tòdaro e Dodaro: nome proprio;

Teofilatto, nome proprio;

Teofilo, nome proprio;

Teti: operaio, thès;

Tigani/o: vasaio, teganon;

Timpano: tamburo, tympanon;

Tolomeo: nome proprio;

Trichilo: tre labbra, leporino, khele;

Trimarchi, turmarkhes, comandante di un reparto di cavalleria;

Trimboli: frammento, thrymma (?);

Tripodi: tre piedi, o fabbricante di tripodi, treis pus;

Vadalà, Vavalà: scavatore, bathos;

Vadicamo: lavoratore a piedi, bados kamno (?);

Vaiti: vd. Betrò ?;

Vangeli: nome proprio presente in Grecia;

Varacalli: focaccia, barax (?);

Varipapa: pesante, grasso prete barys – papas;

Vasapollo: vd. Masapollo;

Ventrice: profondo, benthos (?);

Voci: bovaro, boeikòs;

Vono: altura, bounòs.

Zangari: sacco, angos (?);

Zappalà: seppellitore, thapto;

Zofrea: ciglia, ophrys; o pallido, okhròs;

Zuccalà: giogo, zygòn;

autore: ULDERICO NISTICO’ 

 

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Di Nicola

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