La battaglia di Akroinos 740

Quando? 740 d.C.

Dove? Ad Akroinon nella regione della Frigia, Asia Minore

Protagonisti : Leone III, Costantino V da parte bizantina. Solimano, Melich, Batal dal parte araba.

Leone III e Costantino V (solido)

Nel 740 d.C. avvenne lo scontro che rimase memorabile per la storia dell’Impero, la battaglia di Akroinon o Akroinos, dove il Leone III e Costantino V vinsero una battaglia definitiva contro i mussulmani. L’avanzata islamica fu fermata e costretta al ritiro come era accaduto pochi anni prima sulle mura di Costantinopoli. Secondo Peter Golden, questo fu possibile  anche grazie all’alleanza tra romei e Kazari. Infatti, molte delle truppe arabe a disposizione erano impegnate sul confine caucasico a combattere proprio contro i Kazari. 

Teofane ci racconta di una vittoria netta: 

In quest’anno, nel mese di Maggio, indizione 8 (740 d.C.), Solimano invase le terre dei romani con 90.000 uomini guidati da quattro comandanti. Uno di questi, Gamer, guidava l’avanguardia con 10000 scout e preparò delle imboscate nelle regioni dell’Asia. Era seguito da Melich e da Batal con 20.000 cavalli fino alla zona di Akroinos e, dopo di loro, Solimano con 60.000 uomini avanzavano vero l’area di Tyana in Cappadocia. Quelle in Asia e in Cappadocia catturarono molti uomini, donne e animali per poi tornare a casa incolumi, mentre i contigenticontingenti di Melich e Batal fuono battuti e sconfitti da Leone e Costantino (V ndr) ad Akroinos. Molto di loro, inclusi i due comandanti, perirono sotto i colpi di spada. Circa 6800 dei loro guerrieri, in ogni caso, battuti scapparono verso Synada. Si salvarono unendosi a Solimano e ritornando in Siria.
Sicuramente questa battaglia fu uno dei più grandi successi di Bisanzio; permise infatti, infatti, una revanche e una nuova politica futura attiva nell’area mediterranea orientale. La sconfitta fu per gli Arabi un vero trauma e ci vollero parecchi anni perché recuperassero la forza e l’efficienza militare di un tempo”

Dopo il 740 l’Impero dei Romani non dovette più temere per la sua stessa esistenza e il rapporto di forza con l’universo arabo divenne più paritario. Sebbene non sia ricordata come una battaglia fondamentale per la storia d’Europa, come è invece accaduto per Poitiers, la battaglia di Akronois è al contrario un evento fondamentale e del tutto favorevole alle forze cristiane. Grazie a questo vittoria l’Impero retto da Leone potrà poi tornare protagonista nello scacchiere geopolitico dell’estremo oriente dell’Anatolia.

NOTA BENE

Va ricordato che sebbene le fonti dell’epoca non brillassero di precisione sulle cifre degli schieramenti, in questo caso Teofane è un cronachista molto avverso alla dinastia cosiddetta “isaurica”. Un odio profondo che mostrò in tutta la sua narrazione. Quindi, siamo sicuri che le cifre siano state “gonfiate” dall’autore? A rigor di logica le avrebbe dovuto sminuire per dimostrare il “non successo” degli odiati basileis iconomachi.

Bibliografia

N.Bergamo, Costantino V Imperatore di Bisanzio, Il Cerchio Rimini, 2007.

J. Haldon, L’Impero che non voleva morire, Einaudi Torino, 2019.

P. B. Golden, Turks and Khazars: Origins, Institutions, and Interactions in Pre-Mongol EurasiKhazar studies: An Historico-philological Inquiry into the Origins of the Khazars, University of Budapest, 1980.

Teofane il Confessore.

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Di Nicola

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